Affile, un meritato madrigale per Ponza

UN MERITATO MADRIGALE PER PONZA

 

Non si può parlare di Ponza senza associarla ad Affile, cosi viceversa.

Nonostante le allegre “ scaramucce” dei tempi recenti, cioè tutte le risapute “sassaiole” giovanili, i due paesi hanno fatto storia. Cosa c’era in antico: “Le mura di Ponza.” Di essi abbiamo ai nostri giorni un discreto numero di resti murari.

Questi sono attualmente visibili anche se molti inglobati, tranne la torre della rocca; essi s’intuiscono in alcune case sul lato Sud-Est del paese verso la strada di Ienne. Ponza era circondata anticamente da mura castellane composte da pietre già usate, alcune di colore bianco o grigio. L’intera muratura  non era molto accurata. Alcuni blocchi d’angolo sono legati con malta non molto compatta. All’interno appoggiate ad essi vi erano le dimore con tante “ ferritoie” che davano all’esterno.

Perché parlare della interra conformazione dei fabbricati?

Essi erano le case e le mura “ castellane” tutte e due in simbiosi, saldate “ insieme”. Ricordiamo che il piccolo Oppidum di Affile, prima e durante l’alto medioevo, nonostante le sue piccole dimensioni, esso rappresentava il “ centro” di un vasto territorio circostante.

Eppure cosa avvenne: “ nel secolo X° il territorio Affilano comincia a frazionarsi, sorgono piccoli villaggi indifendibili.

Cosa avvenne ancora: era necessario un abitato accentrato e fortificato cioè il “ castrum” ; questi fu realizzato tanto da dare lustro a Ponza. Si verificò che Affile non era più in grado di controllare e difendere il vasto territorio.

Un pensiero… cosa significa tutto ciò?

Ponza ed Affile uniti per necessità o forse per amore? Chissà. Cosa emerge ancora: “ tutte le torri di Ponza” parliamone.

Esse oggi per il trascorrere dei tempi, sono più immaginate che visibili.

Esiste oggi una torre quadrangolare lungo le mura. Di essa si può dire poco perché è ricoperta da un intonaco recente.

Ancora: “ è  visibile un’altra parte di torre a pianta circolare divenuta un tutt’uno con le abitazioni.

Si ragiona di quanti mutamenti si sono avvicendati nel trascorrere dei tempi, L’attuale Piazza Vittorio Emanuele, prima Piazza Santa Lucia si formò eguale alla piazza Castellana di Affile, sfruttando come costruzione e contenimento parte delle mura di cinta antiche.

Mi ripeto: “ di nuovo delle affinità con Affile”. Quindi non se ne può fare a meno, non vi pare?

Ancora un altro argomento. E’ da considerare che la continua utilizzazione delle case, attraverso i secoli ha trasformato quasi totalmente l’aspetto medievale. Il tessuto urbano è mutato senza lasciare la possibilità di ricostruire con certezza tutto l’antico. Va ammirata la casa di un certo Ser Bactista arricchita da due rozze sculture a rilievo, in una specie di tronco di cono, nell’altra una testina umana. Si notano delle piccole finestre rettangolari delimitate da blocchi di pietra, costruite però in maniera e tecnica di lavorazione più raffinata. Li vicino la chiesa di Santa Maria si pregia di una finestra a “ bifora”.

Chi scrive si pone una domanda; un dubbio.” Perché alcune famiglie di Ponza portano come cognome “Biferi”?

Conclusioni: “In primis Affile , all’epoca, piccolo “! Oppidum Romano” governò un vastissimo territorio? Di poi perché Arcinazzo gli rubò il primato? Perché avvenne ciò. Ci si domanda. Ma c’è una spiegazione. Ripeto. All’epoca necessitava un abitato accentrato e fortificato e così avvenne che, gradualmente, Ponza si affermò innanzitutto per la sua posizione strategica.

 

 

A conclusione.

Dunque così finisce questo raccontare e quindi tra Ponza ed Affile ci fu nessun vincitore, nessun vinto. Due paesi, due fortune diverse, un solo amore rivolto alla comune fortuna.

 

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A cura di Giuseppe Ciuffa

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