L’uomo che sopravvisse a un’eruzione vulcanica volontariamente: Frank Alvord Perret.

La Scienza è stata fatta da uomini e donne che hanno dato la loro vita per studiare, comprendere e scoprire la natura intorno a noi e frequentemente non è stato facile. Alcuni, come sappiamo, sono passati alla Storia, altri invece sono rimasti nell’ombra pur avendo dato un contributo notevole alla propria disciplina. Tra questi c’è sicuramente l’ingegnere, inventore, vulcanologo Frank Alvord Perret.

La giovinezza

Nato a Philadelphia (Pennsylvania) da una famiglia benestante; dimostrò fin dalla giovane età un’attitudine naturale per le scienze, tanto che si laureò in tempi brevissimi in ingegneria, dimostrando durante i suoi studi un profondo interesse per l’emergente energia elettrica. Dopo la laurea, infatti, creò e brevettò un modello di motore elettrico che prese poi il suo nome. Grazie alla sua invenzione, T. Edison lo notò e i due instaurarono un proficua collaborazione.

Thomas Edison. Wikipedia.

Dunque, egli si dedicò a tempo pieno allo studio dell’energia elettrica, riuscendo tra l’altro a creare un sorta di auto elettrica, che però non ebbe risultati soddisfacenti. I ritmi così stressanti di lavoro però gli provocarono un grave crollo nervoso nel 1904 che lo portò a lasciare gli Stati Uniti per intraprendere un viaggio in Europa per cercare di ritrovare se stesso.

Tra le mete europee Frank capitò a Napoli. Nella città partenopea, ebbe modo di conoscere Raffaele Matteucci (1846-1909), direttore dell’Osservatorio Vesuviano, fondato nel 1841 da Ferdinando II di Borbone, è tra i più antichi del mondo.

R. Matteucci. Wikipedia

Matteucci, notata la grande passione di Frank per la natura e la vulcanologia, lo inserì tra i suoi assistenti. In questo modo, Frank ebbe modo di dedicarsi attivamente alla vulcanologia, riuscendo ad assistere all’eruzione del Vesuvio nel 1906, e a documentare con foto e annotazioni. Inoltre aiutò la popolazione per riprendersi dall’eruzione.

Da questo momento, l’unica scienza di cui si occupò fu questa. Nel 1910 studiò l’eruzione del vulcano Etna e nel 1911 si recò alle Hawaii, dove fondò il primo osservatorio vulcanico delle isole.

L’episodio a Martinica

Dal 1929 al 1932 si stabilì a Martinica, isola delle Antille, per studiare il vulcano del Monte Pelèe. Qui, fu protagonista di un evento rischioso quanto fortunato: durante una delle eruzioni, egli si trovò in grave pericolo di vita. Frank, infatti, si trovava all’interno della base di studio quando una nube ardente stava avanzando verso di lui, invece di fuggire, egli decise di rimanere.

Monte Pelèè. Isola delle Antille. Wikipedia.

Bloccò ogni fessura della baracca e restò barricato dentro. In tal modo fu il primo a studiare una nube vulcanica dall’interno, gettando le basi per le ricerche successive. Dopo il suo atto, fu fondato l’osservatorio vulcanico, ancora oggi attivissimo.

Afflitto da tempo da patologie cardiologiche, tornò negli Stati Uniti, dove morì nel 1940.

 

 

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