Meraviglie abbandonate: la Domus rurale con cisterna di Gaeta

Il nostro meraviglioso Paese è un contenitore di tesori unico al mondo.

Alcuni di questi, purtroppo, si trovano in un grave stato di abbandono e conseguente degrado.

Tra i tanti tesori dimenticati dek nostro Paese, ecco i ruderi conosciuti come quelli di San Vitale.

Si tratta di un incredibile complesso archeologico di una villa romana risalente al periodo repubblicano con annessa un’ampia cisterna.

Questa, in parte ipogea, ha una superficie di circa 200 metri quadrati con 18 pilastri portanti che la fanno assomigliare a una grande cattedrale a più navate.

La cisterna di San Vitale

L’approvvigionamento idrico, sia per uso domestico che per l’attività agricola, era garantito da un canale torrentizio il cui flusso era convogliato all’interno della cisterna.

La scala di accesso alla cisterna

La villa si ritiene collegata, tramite un diverticolo, alla Via Flacca Antica.

Sul percorso, infatti, sono perfettamente visibili i resti dell’antico basolato.

Tracce di basoli sul sentiero che arriva alla cisterna di San Vitale

All’esterno della villa si riscontrano diversi tratti di mura in opus incertum e reticolatum a testimonianza che la villa è stata utilizzata e vissuta per almeno un secolo.

Completano lo splendido complesso un ninfeo totalmente immerso nella vegetazione e una struttura medievale costruita sopra la cisterna.

Struttura medievale costruita sopra la cisterna

La redazione ringrazia Jeanpierre Maggiacomo, amministratore del sito “Territorio Aurunco”, per la gentile concessione della descrizione del luogo e delle immagini.

I colori della cisterna sono meravigliosi. Notare il grave stato di abbandono in cui versa questo magnifico luogo

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