Viaggio tra alcuni borghi fantasma della Toscana.

In Toscana ci sono numerosi paesi fantasma, luoghi abbandonati per un motivo o l’altro, che però destano ancora oggi un grande affascino, tanto che in molti ci si recano per ammirarne le rovine. I motivi dell’abbandono possono essere molteplici. Il più comune riguarda lo spopolamento della campagna o della montagna da parte degli abitanti per recarsi in centri più urbanizzati in cerca di miglior fortuna.

Toiano, in provincia di Pisa. Foto di Paride. Wikipedia

Non manca però nemmeno la superstizione. In alcuni casi, gli abitanti lasciarono i borghi  poiché credevano che fossero maledetti o infestati ( come quello di Col di Luca, in provincia di Lucca). Oggi ve ne voglio raccontare qualcuno.

 

Toiano e Villa Saletta
Villa Saletta. Foto di Saliko. Wikipedia.

Il borgo di Toiano è in provincia di Pisa (comune di Palaia): una piccola cittadella medievale che fu abbandonata negli anni Ottanta. All’epoca contava poco più di cinquecento abitanti. La migrazione dei suoi abitanti iniziò durante gli anni Sessanta, quando in molti si recarono in centri urbani più grandi come Pisa o Pontedera per cercare di migliorare la loro posizione sociale. Toiano si sviluppa intorno a unica strada di circa cinquanta metri lungo la quale si ergono le case e quelle che prima erano botteghe. Ad oggi circa cinque persone hanno restaurato alcune abitazioni per avere una sorta di “casa di villeggiatura”. È un piccolo passo per ripopolare questo bellissimo borgo immerso nella campagna toscana.

 

Sempre nel comune di Palaia (Pisa) è presente Villa Saletta, un insieme di abitazioni, fattorie agricoli e granai che un tempo erano abitati dai mezzadri della vicina Villa Ricciardi. Di epoca longobarda, come si può desumere dal nome, ne abbiamo notizia fin dal 980 d.C. In seguito la famiglia Ricciardi lo acquisì, facendone un proprio centro agricolo. Infine durante la Seconda guerra mondiale, esso fu sfruttato dai soldati tedeschi e italiano come appoggio logistico.

Le fabbriche di Careggine

Ce ne sono molti anche in Garfagnana, nel Nord della Toscana. Tra i più noti, c’è sicuramente le Fabbriche di Careggine  (provincia di Lucca), abbandonato dal 1947 e a oggi sommerso dalle acque del lago che si è formato dopo la costruzione della diga. La costruzione della diga iniziò nel 1941 e pian piano iniziò a sommergere il borgo medievale che all’epoca contava 146 abitanti. Ovviamente, furono costretti ad abbandonare le loro case.

 

Lago di Vagli. Foto di Garfag. Wikipedia.

Nel 1994 il lago fu prosciugato e così ersero dopo ni i resti di questo bellissimo borgo. Ne è prevista un’altra che potrebbe portare definitivamente alla luce l’antico paese. Le Fabbriche di Careggine vantano un origine molto antica. Le prime testimonianze, infatti, risalgono al XIII secolo quando un gruppo di fabbri, provenienti da Brescia, si stanziò nella zona.

Fabbriche di Careggine nel 1994. Wikipedia.

Questi borghi raccontano ancora oggi un Storia che forse non conosciamo, quando la vita era più tranquilla e meno frenetica, scandita dal lavoro manuale, una vita semplice e genuina.

 

 

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