A Serrone si racconta la storia del teatro: il museo dei costumi

Chi di noi non si ricorda le opere di Edoardo de Filippo o i film di Vittorio Gassman? Opere teatrali e cinematografiche che hanno per sempre cambiato il teatro e il cinema italiano.

Esiste un luogo nel quale ci si può immergere nella Storia del teatro e del cinema, facendosi trasportare in quelle opere che ci hanno sempre destato una grande ammirazione. Si tratta del museo del costume teatrale a Serrone (provincia di Frosinone). Questo museo è davvero un gioiello del territorio e racconta attraverso gli abiti conservati la storia cinematografica e teatrale dell’Italia.

Beatrice Minori

Esso è nato nel 2004 grazie alle donazioni di Beatrice Minori, la quale fu sarta personale di De Filippo e costumista della Rai. Bice, com’era chiamata da tutti, era nata nel 1923 nel borgo serronese e grazie alla sua professionalità aveva portato il nome dell’Italia in giro per il mondo.

Allestimento del Museo. Prometeo Magazine

La sua carriera inizia in Rai quando comincia a collaborare con Edoardo De Filippo durante le riprese Tv delle commedie televisive, da questo momento non si è più fermata, tanto che ebbe l’onore di essere la costumista di Vittorio Gassman, Luca Ronconi e Roberto de Simoni. Curava gli abiti di scena per questi noti registi, ancora oggi restano memorabili i capolavori creati nel 1968 per l’Orlando Furioso.

Il Museo

Nonostante la fama di costumista, Bice non dimenticò mai il suo amato borgo. Decise così nel 2004 di donare parte dei suoi capolavori a Serrone che allestì l’affascinante museo. Esso si trova nella parte alta del paese, in un edificio storico, all’interno del quale è possibile ammirare quarantatré costumi di scena. Ognuno dei quali è magistralmente commentato.

Allestimento del museo con i costumi di scena

L’allestimento e la cura dei dettagli riescono a trasportare il visitatore sui quei palcoscenici famosi in tutto il mondo, facendolo sentire, anche solo per un momento, il protagonista delle opere. Così camminare per le sale del museo è come assistere a quelle opere a teatro o al cinema ed è inevitabile non riuscire a non immergersi in cinquant’anni di storia del costume. Un’arte, forse poco ricordata, ma che racconta, non solo la passione e professionalità di Bice, ma anche la nostra storia culturale.