In veneto i doni ai bambini arrivano prima. Il 6 dicembre si è festeggiato San Nicolò (San Nicola di Bari). Il Santo nel immaginario è vestito da vescovo con la mitra e il pastorale

Metà scheletro si trova a Venezia nell’abbazia benedettina di San Nicolò del Lido e un’altra parte a Bari nella Basilica di San Nicola. Bari e Venezia, che erano dirette rivali nei traffici marittimi con l’Oriente, entrarono in competizione per il trasferimento in Occidente delle reliquie del santo

In veneto si festeggia anche San Nicolò. la notte prima del 5 dicembre, i bimbi scrivono una letterina al Santo con la richiesta di doni. San Nicolò, nel immaginario è rappresentato vestito da vescovo con la mitra e il pastorale e girava a portare doni con un asinello. In cambio riceveva un bicchierino di grappa e un po di paglia per l’asino. Questa figura si confonde con quella di Babbo Natale, che si festeggia il 25 dicembre.
La sua figura è legata a San Nicola di Myra in Anatolia dove fina dal VI secolo il culto di San Nicolò (o San Nicola) era diffuso in tutto l’oriente.

La sua fama quindi approdò in Italia. Bari lo nomino patrono della città. Lo festeggiano il 9 maggio, giorno in cui le sue spoglie arrivarono in città nel 1087, trafugate da una spedizione di marinai baresi di cui è anche patrono.

Viene considerato un intercessore nelle preghiere a Dio. Ogni cittadino di ogni ceto sociale è devoto al Santo di Myra. Tutto l’anno ci sono momenti di festeggiamento. La Festa dedicata al Santo Patrono del capoluogo pugliese si svolge tradizionalmente dal 7 al 9 maggio e ricorda la traslazione delle ossa del Santo più venerato al mondo, trafugate da Myra in Turchia.

È credenza diffusa che le reliquie di San Nicola si trovino nella Basilica di San Nicola a Bari, ma quest’ultima conserva circa la metà dello scheletro del santo, perché il resto si trova a Venezia.
Quando Myra cadde in mano musulmana, Bari e Venezia, che erano dirette rivali nei traffici marittimi con l’Oriente, entrarono in competizione per il trasferimento in Occidente delle reliquie del santo.

I Veneziani non si rassegnarono e nel 1099 approdarono a loro volta a Myra per visitare il sepolcro vuoto dal quale i baresi avevano prelevato le ossa. In un altro altare che i veneziani rinvennero una gran quantità di minuti frammenti ossei che i baresi non avevano preso.
I resti vennero trasferiti nell’abbazia benedettina di San Nicolò del Lido nella laguna di Venezia. Il 6 dicembre, un altro momento della festa per il Santo, si ricorda il giorno della morte avvenuta nel 343 dopo Cristo.

San Nicola di Myra è molto venerato a Venezia, essendo il Santo patrono dei marinai. Durante la Festa della Sensa, una festività cristiana celebrata nella Repubblica di Venezia in memoria dell’ascesa di Cristo al cielo, al termine della celebre cerimonia dello sposalizio del Mare, la messa solenne di ringraziamento veniva celebrata proprio nell’abbazia benedettina di San Nicolò del Lido.