La fontana delle Tette è un’antica fontana di Treviso realizzata sotto la dominazione della Serenissima

Fontana delle Tette danneggiata dalle truppe di Bonaparte
Spillava per tre giorni vino bianco e rosso in onore di ogni nuovo Podestà
Adesso è protetta dentro una teca

La fontana delle Tette fu costruita nel 1559 su ordine da Alvise Da Ponte, all’epoca podestà delle Repubblica di Venezia in seguito a una forte siccità che colpì la città di Treviso e la campagna circostante. Era sorretta da un capitello gotico con stemma e collocata alla base del Palazzo Pretorio, rivolta al Calmaggiore, presso l’anglo con la Piazze. La alimentava l’acqua del canale Cagnan attinta dal Ponte della Pria mediante una “roda mata”.

E’ custodito in una teca di vetro nella Loggia dei Cavalieri

Da allora fino al 1797, anno della caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, in onore di ogni nuovo Podestà dalla fontana sgorgavano vino rosso da un seno e vino bianco dall’altro e tutti i cittadini potevano bere gratuitamente per tre giorni. Successivamente venne rimossa alla caduta della Serenissima (1797) e andò persa fino al recupero da parte dell’abate Luigi Bailo per poi essere inserita nel Museo Casa da Noal.

La Fontana delle Tette è realizzata in pietra d’Istria. Fu presa a fucilate dalle truppe napoleoniche a inizio Ottocento perché era legata al periodo della Serenissima Repubblica di Venezia e al potere dei Podestà. Nonostante i danni subiti conserva ancora intatto tutto il fascino e l’aspetto materno della figura femminile.

Una copia moderna dello scultore peruviano Miguel Miranda

Attualmente è custodito in una teca di vetro nella Loggia dei Cavalieri. Capelli raccolti a treccia e sguardo che infonde serenità, la donna diviene simbolo di una città che nutre i propri cittadini.

La coppia moderna continua a dissetare i trevigiani e i turisti di passaggio

E’ stata realizzata una copia moderna nel 1989, dallo scultore peruviano Miguel Miranda e collocata nel cortile di palazzo Zignoli a Treviso, accessibile dalla galleria che collega il Calmaggiore alla piazzetta della Torre e alla calle del Podestà.

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