Asilo nido a Piacenza, un capolavoro, degli anni ’60, dell’Architetto Giuseppe Vaccaro

Asilo nido a Piacenza
Elementare, rassicurante e avvolgente. Un microcosmo perfetto per i bambini
Anche l’inconsueto può essere razionalizzato e organizzato in solida unità

Giuseppe Vaccaro Asilo nido, Piacenza. Il progetto è un autentico capolavoro di uno dei maggiori architetti del ventennio. Anche se questo progetto viene realizzato nel dopoguerra. L’idea è semplicissima: uno spazio circolare in cui oltre i tre quarti sono destinati a giardino e il resto all’edificio. Elementare, ma nello stesso tempo, rassicurante e avvolgente. Un microcosmo perfetto per i bambini. Il progetto dell’asilo nido al servizio dell’intervento INA-CASA a Piacenza copre un arco temporale che va dal 1953 fino al 1962, anno della sua apertura al pubblico.

La grande parete vetrata

L’ingresso è segnato da una pensilina aggettante, terminazione del percorso obliquo, inserito nel più ampio disegno della pavimentazione del parco in cui l’asilo è inserito, che dall’apertura del recinto conduce agli ambienti dell’asilo. Una grande parete vetrata protetta da brise soleil costituisce l’unico affaccio dell’edificio che si apre sul giardino. La trasparenza dettata dalla scansione dei montanti verticali ed orizzontali e del tamponamento vetrato, è interrotta ai lati da setti murari ciechi dietro a cui si dispongono i locali di servizio, cucina e bagni.

Grazie alla copertura in particolare si realizza tale dialettica, essa infatti segue le stesse ragioni geometriche della pianta, sollevandosi ed inclinandosi in un profilo parabolico definibile da una sezione cilindrica. Nel dopoguerra, Giuseppe Vaccaro si mostra come uno dei più solidi e, allo stesso tempo, sperimentali progettisti italiani. Non nel senso che si faccia conquistare dalle poetiche d’avanguardia. Tutt’altro. Ma in ogni progetto cerca di mettere in prova conformazioni nuove, con la scommessa, e forse la certezza, che anche l’inconsueto può essere razionalizzato, organizzato in solida unità.

L’ Asilo visto dall’alto

Nei suoi studi cerca di evidenziare quali siano i principi di armonia in architettura, a partire da alcune leggi geometriche, leggi che non postulano certo geometrie banali, simmetriche o bloccate. Un grande interprete con una capacità di affrontare il progetto, ogni volta con un punto di vista nuovo. Molta della sua fama è dovuta al Palazzo delle Poste di Napoli e che tanto piacque a classicisti e piacentiniani.