Semplicità e passione: la storia del sindaco Paolo D’Ottavi di Trevi nel Lazio.

Ci sono persone che con la loro semplicità e passione entrano nel cuore e nel caso di sindaci rimangono nella memoria dei suoi cittadini. Sono persone semplici, ma che grazie alla loro propensione al lavoro e allo spirito di comunità fanno la differenza.

Ancora oggi, a distanza di undici anni dalla sua morte, Paolo Ottavi è ricordato da tutti gli abitanti di Trevi nel Lazio, un pittoresco borgo in provincia di Frosinone.

Panorama del borgo trebano

Paolo D’Ottavi nasce nel borgo trebano il 18 dicembre del 1940 da Angela Passeri e da Pietro. Secondo di quattro figli, mostrò fin da bambino una propensione naturale allo studio. Terminata la scuola elementare, fu mandato dai genitori dai Padri Scolopi di Frascati per concludere gli studi della scuola media e iniziare quelli del Ginnasio, durante i quali emerse per la sua costanza nello studio.

Il suo padre spirituale e insegnante decise così di fargli frequentare l’ultimo anno del Ginnasio presso l’Istituto Conti Gentili di Alatri (provincia di Frosinone), nel quale consegue il diploma classico nell’anno scolastico del 1959-1960. Dopo il diploma, s’iscrive alla facoltà di Chimica dell’Università della Sapienza di Roma, nel quale si specializza in chimica industriale.

Dopo la laurea resta lontano qualche anno dal suo amato paese: intraprende il servizio militare e partecipa ai campionati militari di atletica leggera, nella specialità del mezzofondo; riuscì a vincere la gara degli 800 e 1500 metri, dimostrando una grande abilità sportiva.

Passione insegnamento

A questo punto e dopo aver adempiuto i suoi obblighi, decise di tornare a casa e così si stabilì nuovamente a Trevi nel Lazio, dove si occupò di fare l’educatore. Aiutò molti studenti della scuola superiore in matematica, latino e greco. Fu un’attività che proseguì per tutta la sua vita, dimostrando la sua profonda passione per l’insegnamento, dovuta probabilmente anche ai padri Scolopi. Tale congregazione ha fra i suoi dettami l’educazione dei giovani. Non solo educatore, Paolo fu anche docente, insegnò prima alla scuola media di Trevi e poi all’istituto alberghiero di Fiuggi. All’attività didattica accompagnava anche quella poetica. È di questi anni, infatti, la pubblicazione della raccolta di poesie Rete di Nuvole.

L’attività di sindaco

Inoltre, nel 1970 è eletto come primo cittadino del suo amato borgo, una carica che manterrà per più di un ventennio, fino al 1997.  Per tutta l’attività da sindaco si dedicò con fervore alla promozione culturale del territorio, riscoprendo e valorizzando il patrimonio di Trevi nel Lazio, come il recupero del noto Castello Caetani nel 1995. Oggi è fra i centri più importanti per lo studio e la ricerca sulla popolazione antica degli Equi.

Dopo il ritiro dalla vita pubblica (1997) si dedicherà esclusivamente all’attività di studio e ricerca sulla Storia del territorio, dando così un contributo inestimabile per la valorizzazione del territorio trebano.

Uomo semplice, appassionato, dedito alla Storia e alla sua comunità, morirà l’1 dicembre del 2010 lasciando un grande vuoto nel paese trebano. Ancora oggi è ricordato dai suoi concittadini con grande nostalgia e ammirazione.

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