L’ ex colonia dell’Enel di Riccione giace nel degrado più completo

L’ ex colonia dell’Enel di Riccione
Un capolavoro architettonico dell’architetto Giancarlo De Carlo

(courtesy partial text domus, fotografie domus, spaziindecisi, danilobazzani, chiediallapolvere). Struttura progettata nel 1963 dall’architetto Giancarlo De Carlo, è realizzata su piani sfalsati ed è stata definita un vero e proprio capolavoro architettonico. Inaugurata nel 1963, la colonia dell’Enel di Riccione di Giancarlo De Carlo, pur essendo razionalista nell’asciuttezza del segno, tenne conto dei desideri e dei bisogni del committente.

Fronte mare

Questa era l’idea di architettura di De Carlo, il quale osteggiava il razionalismo che, per fedeltà ai principi, non teneva sempre conto dei bisogni delle persone. Nella colonia non esistevano camerate, ma solo camere su tre livelli in modo tale che l’assistente potesse osservare i bambini dall’alto. Non c’erano grandi refettori, ma salette con tavolini da quattro posti. La colonia era stata costruita sulla spiaggia. I bambini potevano andare al mare senza attraversare la strada.

Gli arredi interni erano del grande architetto finlandese Alvar Aalto. Era stata finanziata dall’Enel, cioè dalla società elettrica, senza badare a spese perché i figli dei propri dipendenti potessero andare al mare in un ambiente che rispondesse ai loro bisogni e non li facesse sentire dei numeri.

Opera poco conosciuta e valorizzata nell’ambito della produzione dell’architetto genovese, l’edificio si inserisce in quella tendenza che negli anni Cinquanta e Sessanta mette al centro della rappresentazione architettonica la partecipazione del bambino alla vita di gruppo nella colonia stessa. L’organizzazione dei volumi in pianta rompe decisamente con il carattere unitario e autoritario delle architetture marine precedenti e con la maggior parte di quelle coeve.

Nel 2005 è stata inserita nel Registro delle opere di architettura di qualità del secondo Novecento in Emilia-Romagna. Oggi l’edificio, per il quale si prevedeva la riconversione ad albergo, giace in uno stato di degrado. L’ex colonia Enel di Riccione di Giancarlo De Carlo, un altro edificio straordinariamente innovativo, abbandonato.

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