Al Museo delle genti d’Abruzzo si racconta la memoria del territorio

I musei hanno tanti benefici: raccontano, descrivono, ispirano e insegnano. Ogni museo può essere dedicato a scrittori, poeti, personaggi storici, alla storia del territorio in cui sono nati e ognuno di loro dà un incommensurabile contributo alla società.

Sala 6 del Museo delle genti d’Abruzzo.

Il Museo delle genti d’Abruzzo si trova nel centro storico di Pescara. Nasce nel 1973 per iniziativa dell’Archeoclub che allestì la prima mostra archeologica, e dell’A.S.T.R.A, associazioni per gli studi della tradizioni popolari, che fondò il primo nucleo museale. Nel 1982 sono donati tutti i materiali al comune di Pescara per allestire un unico polo museale con il nome di Museo delle genti d’Abruzzo.

Dettagli del Museo.

Nelle sue sale espositive è raccontata la storia dell’Abruzzo dai tempi prestorici fino a quelli moderni, dalla comparsa dell’uomo fino al Risorgimento. Attraverso la ricca collezione paleontologica e archeologica viaggerà fino all’avvento di Roma e scoprirà il contributo che i popoli italici dettero alla sua nascita.

Con attenzione ai costumi e all’etnografia, il museo dà l’opportunità al visitatore di fare un salto nella Storia.

Di grande rilevanza sono le sale espositive risorgimentali, organizzate nelle vecchie carceri borboniche, nelle quali  la passione di giovani italiani, che dettero la vita per l’Unità del nostro paese, rivive. Furono molti infatti i patrioti imprigionati in questi carceri dal 1850 al 1860. E così com’è raccontata la Storia, è descritta anche la cultura e la società con la sua evoluzione e le sue trasformazioni.

Dettagli dell’ala risorgimentale del museo.

Al Museo delle genti d’Abruzzo è conservata la memoria del territorio, non solo quella della regione, ma alla fin fine quella di tutti noi e vale la pena viverla.

 

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