Nuovi tesori aperti al pubblico a Roma: il Museo Ninfeo all’Esquilino

Roma non finisce mai di stupire.

La città più bella del mondo continua a regalare emozioni e bellezza ad abitanti e turisti.

Da pochi giorni è aperto un nuovo gioiello: il Museo Ninfeo all’Esquilino, sotto la sede ENPAM a piazza Vittorio.

Il nuovo spazio espositivo sorge nel luogo dove nell’antica Roma si trovavano gli Horti Lamiani, gli splendidi giardini che ospitarono le residenze di molti imperatori.

Gli scavi sono durati cinque anni e sono stati condotti da 12 restauratori e 5 archeologi.

I resti ritrovati risalgono alla prima metà del I secolo a.C.

La scoperta è avvenuta in occasione della costruzione della nuova sede dell’ENPAM; da qui la decisione dell’Ente di promuovere la valorizzazione di questo luogo eccezionale.

La denominazione dell’area, Horti Lamiani, deriva da Lucio Elio Lamia, un esponente di una famiglia di cavalieri elevata al rango senatorio da Augusto.

Lamia edificò qui la sua residenza e alla sua morte, avvenuta nel 33 d.C., lasciò le sue proprietà al demanio imperiale.

Successivamente Caligola, divenuto imperatore nel 37 d.C., innamorato di questo luogo unico, vi creò una sorta di piccola domus aurea, precedendo di fatto quella meravigliosa che Nerone avrebbe edificato trent’anni dopo e che tutti conosciamo.

I reperti ritrovati ed esposti sono circa 3000: anfore, affreschi, decorazioni, oggetti di vita quotidiana, una scala, un impianto idrico col nome dell’imperatore Claudio e perfino resti di piante dell’epoca e resti animali.

Ringraziamo Roberta Bernabei, storica dell’arte, per averci fornito le splendide fotografie presenti nell’articolo.

Foto di Roberta Bernabei

Il Museo è dedicato ai medici e odontoiatri che hanno perso la vita durante la pandemia da Covid-19 e per questo motivo l’accesso all’area per i sanitari è libero.

Foto di Roberta Bernabei

Il sito web del Museo

Condividi