La fama sinistra della Mandragola

Nel Medioevo, molte specie di piante erano considerate magiche ed erano collegate al mondo della stregoneria, addirittura alcune di esse erano state create, secondo il pensiero dell’epoca, dal demonio in persona per tentare o uccidere gli uomini. Tra queste piante, una che aveva una profonda fama sinistra era la mandragola.

Essa, facente parte della famiglia delle Solacenaceae, era conosciuta da tempo immemore, tanto che  si crede che il nome derivi dal persiano mehreigh, assegnatole dal medico greco Ippocrate. Nell’antichità, era nota per possedere numerose proprietà sia medicinali sia afrodisiache/allucinogene. La sua dubbia fama era dovuta alla forma, giacché nel periodo di bocciatura sembrava avere un aspetto antropomorfo; infatti, presenta due biforcazioni che ricordano gli arti umani.

 

La pianta del Diavolo

Tale sua caratteristica influenzò molto la sua fama sinistra. Sia i greci sia i romani credevano che essa nascesse dai liquidi fisiologici dei condannati a morte (sperma e urina). Iniziarono così a credere che essa fosse la dimora terrena di un demone che non andava disturbato, poiché, sempre secondo le dicerie dell’epoca, al momento del raccolto essa poteva emettere un urlo talmente forte da uccidere, perciò inventarono diversi escamotage per farlo. Quello più comune era quello di servirsi di un cane, preferibilmente nero, per la sua estrazione. La foglia della mandragola doveva essere legata alla coda del cane e questo, tirando, riusciva a estrarla mentre il padrone si tappava le orecchie per non subire il mortale strillo.

I benefici curativi

Oltre ad essere la “pianta del diavolo”, alla mandragola le erano attribuiti vari benefici curativi. Nella Bibbia è consigliata per curare la sterilità femminile. Questo beneficio lo si ritrova anche nell’omonima commedia di N. Machiavelli: quando Callimaco, desideroso di sedurre Lucrezia, consiglia a suo marito, un uomo stolto, di somministrare alla moglie un infuso a base di questa pianta per avere una prole numerosa. Ovviamente, l’intento di Callimaco era uccidere il marito di Lucrezia, come accadrà, per riuscire a sedurla.

La Mandragola maschile e femminile nel noto trattato Hortus Sanitatis (1491). Wikipedia. 

Inoltre, essa era consigliata dai medici come pianta anestetizzante, infatti molti di loro, tra cui Dioscoride ( 50-70 d.C), la prescrivevano ai pazienti per sopportare il dolore di ferite, incisioni, ecc. L’uso come antidolorifico lo si ritrova anche nella cultura araba, dal quale poi passerà ai trattati di medicina duecenteschi: il famoso medico medievale A. Da Villanova (1240-1313) in uno dei suoi manuali, la consiglia proprio con tale scopo.

Con l’avvento dell’Inquisizione e la conseguente caccia alle streghe, essa è vista come un ingrediente fondamentale nella preparazione di pozioni magiche, come filtri d’amore ad esempio, tanto che prese il nome di “mela di Satana”.

La sua fama magica continuò anche in tempi moderni. Nel Seicento, infatti, si credeva che trasformasse gli uomini in licantropi e dunque che potesse essere una potente arma per danneggiare i nemici.

 

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