Arcinazzo Romano: il ricordo delle mie colazioni più belle

I Giglietti, « i migliori fra i dolci caratteristici di Ponza »

Se doveste scegliere un sapore che sia in grado di ricordarvi della vostra infanzia, quale scegliereste? A me ne vengono parecchi in mente, sia dolci che salati. La cosa curiosa è che tutti questi sapori mi riportano, con il pensiero e con il cuore, a casa dei miei nonni materni e al loro paese d’origine, Arcinazzo Romano. Sono sapori che ritrovo anche tra le pagine del libro di mio nonno, Antonio Gabrieli, Il Dialetto di Ponza (2001).

Quando ero piccola capitava spesso che, andando a casa di nonna Giovanna e nonno Antonio, trovassi una fantastica sorpresa sul tavolo della cucina: i giglietti. Di solito, insieme a questi, venivano acquistati nel forno del paese anche i moretti, altri deliziosi biscotti da inzuppo, metà al cacao e metà alla vaniglia. Ogni volta la scelta tra i due era talmente ardua che, alla fine, io decidevo di mangiare entrambi i tipi! Vi lascio immaginare la gioia provata nel ritrovarmeli a colazione al mattino, freschi freschi!

I giglietti sono dei biscotti che fanno parte della tradizione di Arcinazzo Romano da tanti anni, ma sono legati anche alla tradizione di altri paesi limitrofi. Particolarmente famosi sono quelli di Palestrina che hanno la caratteristica di avere la forma di un giglio, da cui deriva appunto il nome giglietto.

Sono dei biscotti che fanno impazzire davvero tutti, sia i bambini che gli adulti: con quell’inconfondibile retrogusto di zabaione che, se inzuppati nel latte, renderanno la colazione, o la merenda, un momento davvero magico. Leggermente fragranti fuori e morbidi dentro. È quel sapore tipico della tradizione; quel sapore e quel profumo che attirano tutta la tua attenzione ogni volta che passi davanti ad un forno. Un sapore che, ad un certo punto della mia vita, ho deciso di riprodurre direttamente a casa mia, nel mio forno.

Non mi cimento mai in ricette della tradizione tutta sola: ogni volta preferisco infatti ricorrere all’aiuto e ai consigli di chi ne sa sicuramente più di me: mia madre o mia nonna. Stavolta è stato proprio con mamma che ho preparato i giglietti. Con grande piacere vi rivelo dunque questa preziosa ricetta, che sicuramente non sarà identica a quella originale, ma vi assicuro che ne rimarrete molto soddisfatti!

Per la realizzazione dei giglietti avremo bisogno di pochissimi e semplicissimi ingredienti:

  • 6 uova
  • 500 g di zucchero
  • 500 g di farina 00
  • la buccia grattugiata di un limone non trattato

Giglietti

Passiamo al procedimento!

A meno che non siate dei palestrati e non vogliate che il vostro braccio diventi come quello di Braccio di Ferro, vi invito a ricorrere all’utilizzo di una planetaria!

Ci siamo! Innanzitutto andiamo a rompere le uova in una ciotola capiente. Uniamo lo zucchero e lasciamo lavorare ad una velocità sostenuta per 20 minuti o anche per una mezz’oretta.

Capite ora il motivo per cui vi consiglio di utilizzare la planetaria?! Pensate alle donne di una volta che, con pazienza e con amore, lavoravano le uova e lo zucchero per tutto quel tempo semplicemente con una frusta a mano.

A questo punto avremo ottenuto un bel composto denso e spumoso al quale andremo ad aggiungere la farina: mi raccomando, procediamo aggiungendone un po’ per volta e lasciandola amalgamare per bene al resto dell’impasto. Aggiungiamo anche la buccia grattugiata di un limone non trattato e continuiamo a far lavorare la planetaria ancora per poco. Ricopriamo una teglia con un foglio di carta forno e, a questo punto, formiamo i nostri giglietti. A differenza di quelli di Palestrina, i giglietti di Arcinazzo Romano sono rotondi: nella teglia adagiamo quindi un po’ di impasto con un cucchiaio cercando di donargli questa forma arrotondata. Procediamo così fino a terminare l’impasto. Per evitare che si attacchino fra loro, lasciamo un po’ di spazio tra un biscotto e l’altro poiché tenderanno ad allargarsi.

Nel frattempo accendiamo il forno affinché raggiunga la temperatura giusta. Solitamente, per la cottura dei biscotti, si procede con la modalità ventilata. Cuociamo quindi a 150° per circa 15 minuti.

N.B. Ognuno conosce il proprio forno, quindi potrebbe volerci più tempo, così come potrebbe volercene di meno. Teniamo d’occhio i nostri giglietti che, ricordiamo, non dovranno scurirsi in superficie: sono infatti dei biscotti caratterizzati da un colore chiaro!

Spero con tutto il cuore che farete tesoro di questa ricetta. A casa siamo stati tutti molto soddisfatti del risultato. Nota importante: nonna ha approvato e, con questo, credo di aver detto già tutto!

A presto,

Stefania

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