Il monastero più antico di sempre: Santa Scolastica, cenni storici

Il monastero più antico d’Italia e d’Europa

Quando parliamo di Santa Scolastica, lo facciamo con il cuore pieno di orgoglio, trattandosi di uno dei monasteri più antichi d’Italia ed Europa. Si tratta di uno dei monasteri fondati da San Benedetto da Norcia. Al suo interno ospita la Cattedrale di Santa Scolastica ed è sede dell’abate ordinario, dell’abbazia territoriale di Subiaco.

La fondazione del monastero si deve intorno all’anno 520 d.C.  ed è forse il più antico d’Italia seguito da quello di Montecassino, il più antico monastero benedettino al mondo. Si trova vicino al monastero di San Clemente, ovvero quello dove Benedetto dimorava.

Si presume che per la costruzione della struttura siano state sfruttate le fondamenta di antichissimi edifici romani facenti parte del complesso della Villa di Nerone. La villa è allocata nella parte sottostante. La costruzione è una sovrapposizione di più epoche.

Il libro de “I Dialoghi” di San Magno, racconta che San Benedetto fondò ben dodici cenobi abitati da altrettanti monaci, nella Valle Aniene. Il monastero dedicato a Santa Scolastica, nacque in verità con il nome di San Silvestro, dedicato al papa.

Il monastero poi venne ribattezzato a San Benedetto e Santa Scolastica, nel Liber pontificalis del pontificato di papa Leone IV è citato con l’invocazione dei tre santi, ma a partire dal XV secolo viene chiamato solo Santa Scolastica.

L’edificio, come altri nella zona, subì le pesanti devastazioni a seguito delle scorrerie dei Saraceni nel IX secolo. Invasori, che nella Valle dell’Aniene, fondarono anche un’enclave, il castello di Saracinesco, luogo nel quale a detta di alcuni dei disertori decisero di stabilirsi e riposarsi, anche se invece è più probabile che venisse utilizzata come base terrestre per sferrare gli attacchi, anche grazie alla sua posizione dominante.

Il restauro avvenne grazie all’opera pia di papa Gregorio IV e papa Leone IV, che finanziarono la ricostruzione. La chiesa romanica del complesso, fu papa Benedetto VII a consacrarla il 4 dicembre 980, mentre il campanile risale al 1052. Il chiostro cosmatesco, opera dell’abate Lando.

Una nuova terribile distruzione si deve ai bombardamenti angloamericani del 1944. Il monastero era stato adibito dalle truppe tedesche ad ospedale militare, e nonostante campeggiassero ben visibili sui tetti le croci rosse, il complesso non fu risparmiato dalla follia dell’umanità.

A cavallo del X e del XIII secolo al monastero furono attribuite donazioni da sovrani e uomini di chiesa. Esso diventò uno dei feudi più potenti e ricchi dello Stato Pontificio. Al punto che dal 1276 la Santa Sede si riservò il diritto di eleggere gli abati sublacensi, fino al 1456, quando per decisione di papa Callisto III venne applicata la commenda.

Tra gli abati commendatari ricordiamo Juan de Torquemada, Rodrigo Borgia, che sarebbe poi diventato papa Alessandro VI e fece riedificare la rocca abbaziale, Giovan Angelo Braschi, Antonio e Francesco Barberini. La commenda venne soppressa definitivamente nel 1915 da papa Pio X

La chiesa abbaziale, prese le sue forme neoclassiche ancora oggi preservate, nel 1770 su progetto di Giacomo Quarenghi.

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