Sant ‘Adalberto ad Affile

A cura di Giuseppe Ciuffa

Erano anni oscuri, il papato aveva toccato il fondo della depravazione, uomini scellerati guidavano la chiesa.

Le baronie ed il nepotismo più sfacciato erano in Roma.

L’imperatore Ottone III° aveva poca influenza perché giovanissimo.

Lui venne a Roma, addomesticò tutta la curia ed il papa Gregorio V°, malvolentieri, lo incoronò imperatore.

Ottone III° visitò i maggiori santuari del Meridione come quando si recò a pregare in quello dedicato all’Arcangelo Michele nel Gargano; poi andò anche a Cassino ed ancora al monastero di San Benedetto a Subiaco. Fu Ottone III° che concesse ad un certo monaco Pietro di edificare nel suo fondo una chiesa dedicata a Sant’Adalberto.

La chiesa appunto fu costruita nei pressi della così detta Cicerara, questa era una vasta cisterna a cui gli Affilani andavano ad attingere acqua.

Oltre che a San Adalberto la chiesa fu dedicata a san benedetto ed all ‘Arcangelo Michele.

Correva l’anno 999, Adalberto era vescovo di Praga, lui non fu garantito dal suo titolo perché due anni prima e cioè nel 997 fu martorizzato in Prussia e gettato nel fiume Vistola.

Ci si domanda:” …perché la chiesa dedicata a Sant’Adalberto fu eretta proprio ad Affile?”

Risposta:” forse perché tutto nacque dalla vicinanza alla cisterna Cicerara, forse perché vicina alla chiesa di Santa Maria forse perché il popolo di Affile era molto devoto, forse perché due personaggi del luogo, Pietro e Giovanni si fecero promotori.

Non dimentichiamo che Sant’ Adalberto era un benedettino.

Affile, il Sublacense in primis conobbero l’opera santificatrice di Adalberto e Benedetto lui che proprio un Affile compì il suo primo miracolo entro la chiesetta di San Pietro, tornado a narrare di Ottone III° lui si fermò a Subiaco ed anche ad Affile dove gradì una salutare sosta ristoratrice.

Si precisa che Sant’ Adalberto nacque a Libice in Boemia nel 956 ed ancora nell’anno 997 a Tenkitten in Polonia venne barbaramente ucciso.

Lui fu gettato ricordiamolo nelle acque del fiume Vistola.

Ai giorni nostri oltre che ad Affile può essere venerato a Roma e precisamente all’isola Tiberina nella chiesa di san Bartolomeo.

A conclusione lo scrivente ex Sindaco di Affile Ciuffa Giuseppe con la ricostruzione parziale della chiesa dedicata al Santo si vanta di lasciare ai posteri un bellissimo angolo di Storia.

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