Bellegra a luglio

Sagra del Fallacciano

Ogni anno, pandemia permettendo, sui Monti Prenestini c’è grande attesa per la Sagra del Fallacciano di Bellegra, il paese dei panorami a pochi km da Roma, quando i fichi raggiungono la maturazione scalare di tre settimane a partire dalla seconda decade di luglio.
Il fico, come citano diversi fitoarcheologi, è forse la prima pianta che è stata coltivata dall’uomo. Le ragioni, a sostegno di questa ipotesi, sono: l’origine botanica della pianta e la serbevolezza del prodotto secco. L’origine botanica collocata nella regione geografica dell’Asia Minore e dintorni è la stessa che ha visto il fiorire delle prime civiltà, che hanno segnato la storia dell’intera umanità. I Greci prima, e, successivamente, i Romani hanno contribuito a diffonderlo in tutto il bacino del Mediterraneo, per poi espandersi agli altri continenti progressivamente alle loro scoperte.

Bellegra il Fallacciano

Nell’economia agricola Bellegrana, per secoli, il fico secco è stato d’importanza fondamentale, infatti veniva prodotto ed utilizzato come merce di scambio con le popolazioni delle zone più interne fino a quasi tutta la metà del ‘900. A partire dagli anni ’40-’50 del XX secolo, invece si è manifestato un notevole interesse economico del fico come prodotto fresco; denominato “Fallacciano”, per seguire un’ esponenziale crescita nella coltivazione e produzione fino agli anni ‘80; anni in cui la produzione raggiungeva alcune migliaia di quintali.

Infatti è nella metà degli anni ’70 che si sono svolte le prime sagre del Fallacciano nel comune di Bellegra . Durante il periodo della raccolta, generalmente nell’ultimo fine settimana di Luglio, che precede tra l’altro la festa del patrono del paese San Sisto II°, viene dedicata a questo dolce e pregiatissimo frutto la famosa e tradizionale “Sagra del Fallacciano” durante la quale, tra spettacoli popolari e folkloristici, è possibile degustare il gustoso fico in tutte le sue diverse modalità di preparazione.

Roberto Giagnorio

Alcuni piatti con i fallacciani preparati dallo chef Roberto Giagnorio, intervistato su montiprenestini.info. Ricette in esclusiva per Monti Prenestini che raccontano le tradizioni della sua terra, quali Spaghettoni alle sarde, finocchietto e fallacciani profumati con rosciutto dolce croccante e taralli sbriciolati e Pizza con impasto di farina di tumminia biosemi integrale con salsa di pomodoro fresco, lonza squacquerone cipolla croccante caramellata e fallaccciani.

Pizza e fallacciani

Roberto Giagnorio 35 anni, diplomato all’Alberghiero di Fiuggi, specializzato in product manager della ristorazione, vanta prestigiose collaborazioni in Italia e all’estero. Vulcanico e creativo per carattere, è uno dei pionieri oggi in provincia di Roma della cucina naturale, il nuovo movimento che rivaluta l’importanza dei prodotti biodinamici e valorizza i prodotti locali della sua terra

Spaghettoni con fallacciani

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