La chiesa di Santa Lucia a Piglio

La chiesa di Santa Lucia, di proprietà del Comune di Piglio, ubicata a porta “pei”, è stata data in comodato d’uso alla Diocesi Anagni-Alatri con una convenzione sottoscritta    nell’anno 2007 per l’esercizio del culto a norma del diritto canonico per mezzo dell’ente ecclesiastico designato dal competente Vescovo diocesano.

Dalle notizie raccolte da don Marcello Coretti, parroco di Piglio dal 2000 al 2009, si evince che la parrocchia di Santa Lucia parte dal 9 luglio 1645 come risulta dal libro dei battesimi conservato nell’archivio parrocchiale di Santa Maria Assunta.

All’epoca Carlo De Sanctis era abate e parroco della parrocchia di S. Lucia.

A seguito dell’incendio ad opera dei francesi, il 28 settembre 1799 fu stipulato un contratto di lavoro con Antonio Cattò per imbiancare la Chiesa di S. Maria e di S. Lucia.

Il Contratto fu firmato da Don Giuseppe Biasiotti e Tommaso Fontana.

Come risulta dai documenti dell’archivio storico del Comune di Piglio, la chiesa di S. Lucia venne successivamente restaurata su disegni dell’ing. Borelli, datati 1854, e i lavori appaltati dal sig. Ottaviano Bottini vennero portati a termine nel 1865.

Nel libro di Amministrazione della Collegiata di S. Maria il 9 agosto di quell’anno si registrò una spesa per la benedizione della chiesa di S. Lucia.

Giuridicamente la parrocchia di S. Lucia è esistita fino all’ultimo concordato tra Stato e Chiesa.

L’ultimo parroco fu don Celestino Ludovici, originario di Fiuggi, che, dopo la nomina avvenuta nel 1954, da parte del Vescovo di Anagni, Mons. Enrico Romolo Compagnoni, ha provveduto a restaurare i tetti e le mura esterne compresa la torre campanaria. Successivamente negli anni sessanta la chiesa di Santa Lucia fu abolita come parrocchia e accorpata alla Collegiata di Santa Maria Assunta.

La chiesa nel 2003 è stata infine restaurata dal Comune di Piglio.

Il rione più popolare ed antico di Piglio festeggia ogni anno Santa Lucia, morta intorno al 304 d.C., venerata come protettrice degli occhi e che rientra nel numero dei martiri della persecuzione di Diocleziano.

La chiesa resta per l’occasione aperta alla venerazione dei fedeli dal 10 al 13 Dicembre dove, ogni giorno, alle ore 17,30, si officia una Santa Messa, preceduta dalla recita del Santo Rosario.

I festeggiamenti terminano con il bacio della Reliquia.

Per l’occasione la facciata della chiesa viene illuminata e le vie del Borgo sono abbellite a festa. Anche questa festa fa parte ormai di una tradizione che i pigliesi si tramandano dalla notte dei tempi.

Per la cronaca c’è da dire che nella nottata del 14 Dicembre 2010, la chiesa di Santa Lucia veniva visitata dai soliti ignoti che asportarono:

cinque anfore, ventuno candelieri, un crocefisso d’altare, un tabernacolo per il Sepolcro del Giovedì Santo, quattro Reliquiari, calici, casole e oggetti di culto, facenti parte di un patrimonio artistico che si tramanda di generazione in generazione molto caro ad ogni credente, tenuti in altissima considerazione affettiva e devozionale dai fedeli pigliesi

Giorgio Alessandro Pacetti

 

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