A Roiate, nell’ Alta Valle del Sacco

Osservatorio astronomico “Angelo Secchi”

A Roiate, piccolo comune montano situato nell’Alta Valle del Sacco si è realizzato il sogno di un Osservatorio Astronomico intitolato a “Angelo Secchi”. Un progetto iniziato nel lontano 9 ottobre del 2000 grazie ad una sinergia tra Comuni e privati. Il 23 ottobre dello stesso anno veniva costituita l’Associazione Astronomica denominata C.R.A.D. M44 che, tramite attenti studi climatici, aveva scelto, per l’ottima posizione geografica e per l’assenza di inquinamento luminoso, un appezzamento di terreno sito in località S. Maria la Serra, a circa 850 m s.l.m., ove realizzare un Osservatorio Astronomico.

27 aprile 2017

Nel novembre del 2001 fu dichiarato il nascente Osservatorio, primo dei Monti Simbruini gestito all’unisono dall’Associazione C.R.A.D. M44 e dallo IASF (Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica) di Tor Vergata. La stretta sinergia tra il Comune di Roiate e la Regione Lazio fu estremamente importante tanto che quest’ultima, attraverso un emendamento mirato, concesse i primi finanziamenti per dar vita alla complessa opera.
L’Amministrazione di Roiate nella figura dell’allora sindaco, Oreste Marocchini e dell’attuale, Antonio Proietti, insieme all’ instancabile direttore dell’Osservatorio, Dott. Massimo Toscano giorno dopo giorno si sono impegnati perché il progetto non rimanesse opera incompiuta ma diventasse funzionante e funzionale anche per il territorio una volta completata l’opera realizzata dal Geometra Gianni Proietti.

Il 17 febbraio 2007 l’Osservatorio apre i battenti iniziando le attività tecnico operative nella struttura della Valle.
L’Osservatorio “Angelo Secchi” è e sarà sempre di più luogo dove ognuno può osservare le stelle e dove gli istituti scolastici possono portare gli studenti ad approfondire i misteri dell’universo, dove l’Università ha riattivato con il Comune di Roiate il telescopio storico che era istallato a Monteporzio Catone e dove anche i professionisti possono avere il loro punto d’appoggio per la ricerca scientifica.

Angelo Secchi, il gesuita italiano che inventò le previsioni del tempo

Angelo Secchi

Se Urban Jean Joseph Le Verrier, il famoso astronomo dell’Osservatorio di Parigi ebbe il merito di progettare a metà dell’Ottocento una vasta rete meteorologica destinata ad avvertire i marinai di Francia e d’Europa dell’arrivo delle tempeste. Sarà tuttavia un altro astronomo, di chiara fama anch’egli, il gesuita Angelo Secchi, a creare, nel 1856, nel territorio dell’allora Stato Pontificio, il primo Servizio sistematico al mondo di previsione e preavviso delle tempeste. La sua sede era presso il monumentale complesso edilizio del Collegio Romano.
Tale Servizio è oggi considerato il “capostipite”, in linea retta, dell’attuale Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura. Sull’esempio del padre Angelo Secchi, preavvisi di tempesta incominciarono, di lì a poco, ad essere regolarmente emessi anche in Francia e Gran Bretagna, a cura rispettivamente di Le Verrier e dell’ammiraglio Robert Fitz Roy.

Prove tecniche

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