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I piccioni sanno leggere e distinguere vocaboli di senso compiuto

Il piccione (Columbus Columbus), è da sempre associato ad un uccello “sciocco”, sporco e infestante. Eppure sorprendentemente, una ricerca ha dimostrato come questo animale, integrato nel tessuto urbano, abbia sviluppato una insolita intelligenza. Merito forse della convivenza con gli esseri umani?

Molte ricerche condotte su diversi tipi di animali domestici, hanno spesso evidenziato come anche negli animali sia possibile sviluppare l’intelligenza oltre l’istinto. Pensiamo per esempio a un cane addestrato, oppure un pappagallo che ripete la parola biscotto sapendo che ne riceverà uno.

La ricerca, è stata condotta tempo fa dall’Università tedesca di Bochum, nella Renania Settentrionale. Conduttore dell’esperimento, il neuroscienziato Onur Gunturkun, che ha dichiarato come sia incredibile la scoperta fatta. I piccioni sono infatti in grado di riconoscere visivamente fino a 50 vocaboli. Sono state usate in tutto 308 parole da 4 lettere. Durante lo studio, i piccioni hanno dimostrato di saper anche riconoscere le parole che riportavano errori di ortografia.

 

 

Durante l’esperimento ai piccioni è stata mostrata una parola ed una non-parola con il simbolo di una stella accanto. Alla vista della parola originale il piccione ha dovuto beccare la parola sullo schermo. Mentre quando è apparsala non-parola ha dovuto beccare la stella. Ad ogni risposta giusta, il piccione è stato premiato con del cibo.

Tra i vari piccioni, ben 4 hanno superato la prova di distinzione tra le parole vere e quelle errate. Per capire se i piccioni distinguessero effettivamente il significato delle parole, o se agissero sulla memorizzazione automatica, sono state inserit via, via nuovi vocaboli.

 

 

 

 

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