L’eremo di San Biagio in Subiaco, ritrovare la pace con se stessi

“Amare Deum, Laetare et Benefacere e … Lasciar cantare le Passare”

Nei nostri articoli abbiamo parlato spesso dei meravigliosi monasteri di Santa Scolastica e San Benedetto. In questo articolo andremo a presentare il piccolo monastero di San Biagio, ad oggi ancora abitato dalle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, una delle comunità di Don Bosco.

L’eremo è abbarbicato sulla cima del Monte Taleo a poca distanza dal Sacro Speco, raggiungibile in automobile o attraverso la sentieristica. Esso è un luogo di spiritualità e preghiera, una casa semplice e sobria, dove “preghiera e lavoro aiutano a creare un ambiente di famiglia”.

Da tempo infatti, l’eremo non è più considerato tale, essendo abitato dalle suore ed è considerato luogo di preghiera ed accoglienza dove trovare la pace con sé stessi e Dio.

Il Chronicon sublacense reca testimonianza che, questo piccolo monastero sia nato per mano dell’Abate Giovanni V nell’anno 1110. L’architettura della cappella è invece una creazione del XVIII° secolo, opera dell’architetto Giacomo Quarenghi.

Il noto architetto fu incaricato del restauro dell’eremo durante i lavori di costruzione della chiesa attualmente incorporata nel monastero di Santa Scolastica.

Una delle tradizioni sublacensi prevede che il 3 di febbraio, ci si rechi a San Biagio per essere unti con l’olio benedetto sulla gola, a protezione dei malanni. La giornata prosegue con escursioni sul monte Taleo per concludersi davanti alla carne sulla brace gustando un favoloso tramonto.

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