Arcinazzo Romano, un paese da scoprire

Ponza: Storia del paese di Narzio

Arcinazzo Romano, piccolo paese situato al confine con la provincia di Frosinone, ma ricadente in quella di Roma. La sua storia ha inizio millenni fa, contestualmente con l’avanzare della civiltà Romana.

Le prime notizie storiche sul paese (anticamente chiamato Ponza) si  hanno a partire dal 720 d.C., dove documenti citano la vendita della “massa ponzana” alla diaconia di S. Eustachio per cinquanta soldi bizantini d’oro.

Origini dell’etimo

Le origini sul nome “Ponza” non sono ben chiare. Alcune fonti vogliono che la derivazione sia attribuibile alla famiglia Romana “Ponzia”. Altre ipotesi parlano di una migrazione degli abitanti dell’isola di Ponza dopo l’occupazione saracena nel IX° secolo. Anche se questa supposizione rimane certamente la più improbabile. Ad oggi nonostante il cambio di nome avvenuto nel 1891 da Ponza ad Arcinazzo Romano, gli abitanti continuano a chiamarla col nome antico e definirsi “ponzesi”.

La decisione del cambio nome, avvenne a seguito dell’inclusione dei territori ponzesi nel neonato Regno d’Italia. Una scelta dettata per evitare omonimia con l’isola, anch’essa occupata dalla nuova egemonia piemontese. Il nuovo nome sembrerebbe derivare dal latino “Arx” che significa cittadella, fortezza. Un’altra ipotesi propende per la derivazione da Narzio, patrizio di Subiaco, vissuto nel IV secolo. Egli lasciò alla Chiesa e a Papa Damaso, suo padre spirituale i propri territori e la Rocca (Arce), posti sull’altopiano alle rapide falde del monte Altuino.

Un’altra improbabile ipotesi sull’etimo, si basa sulla presenza in zona di Arcinia, una delle concubine dell’imperatore Claudio. La donna avrebbe avuto una villa nelle vicinanze. Ma in realtà la presenza Romana verificata è quella dell’imperatore Traiano, che ha lasciato i resti della sua villa estiva, in località Altipiani.

Nel Medioevo

Il paese visse vicende belliche molto importanti nel Medioevo. Nell’anno 1087, Ponza e Affile erano dominate da tal Ildemondo, pare insediatosi con la forza. Proprio per questo scoppiò una guerra con l’Abbazia di Subiaco, che lo sconfisse più volte, con l’appoggio delle truppe pontificie. Nel 1176 il castello di Ponza ufficialmente entrò a far parte dei domini abbaziali, ma vi furono diverse ribellioni nel corso dei secoli e alla fine passò in mano allo Stato Pontificio nel 1735.

Il paese oggi, offre al turista uno scenario tipico dei borghi medievali. L’accesso è garantito da grandi archi, che una volta ospitavano i portoni che chiudevano la cittadella. I vicoli sono strutturati per formare una sorta di cinta muraria con le abitazioni, salendo fino alla sommità dove si trovano i ruderi di un torrione.

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