Il faro di Thridrangar, uno dei luoghi più inaccessibili di sempre

Se vi offrissero di lavorare in totale eremitaggio in un faro cosa direste?

E se invece che sopra un’isola deserta il faro fosse costruito su uno scoglio sperduto in mezzo al mare?

Questa è la storia di Thridrangar, il faro più irraggiungibile del mondo!

La costruzione del faro è avvenuta nel 1939, su un affilato sperone di roccia basaltica alta  circa 40 metri, al largo delle coste islandesi. La monumentale conformazione rocciosa sorge accanto ad altre tre nell’Oceano Atlantico Settentrionale, alle coordinate 63°29’21″N   20°30’57″W.

Molto probabilmente, le rocce facevano parte di un’unica isola rocciosa, che è sprofondata secoli fa, o è stata erosa nei millenni dai fortissimi venti che nella zona raggiungono anche i 100 km/h.

L’unico modo per raggiungere il faro, per la sua manutenzione, è con l’elicottero, atterrando su una piattaforma costruita successivamente. Prima di allora, lo scoglio si poteva salire solamente con la scalata in corda. Immaginatevi dunque che impresa la costruzione del faro!

Oggi non abita più nessun operatore sullo scoglio, il faro è automatico, ma quando necessario, i manutentori si recano in volo alla struttura, che continua ad essere un importante riferimento di navigazione, per impedire il naufragio contro le colonne rocciose.

 

 

 

 

 

 

 

 

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