L’ultimo Cowboy

Non arrendersi mai alle difficoltà

Eccoci qui.

Purtroppo l’emergenza sanitaria ha portato alla chiusura temporanea di moltissimi esercizi commerciali, di cui molti non sono più riusciti a rialzare la propria serranda.

Proprio per questo che stiamo cercando di aiutarli, come Redazione, dando visibilità come ci è concesso.

Su questo numero presenteremo Pino Violante, l’ultimo dei cowboy.

Pino, gestore di una nota pizzeria, “Il Ranch” di Anagni, non è solo un commerciante, ma un uomo che ha fatto del suo stile di vita un business.

Addestratore e domatore di cavalli, appassionato da sempre all’equitazione, ha improntato il suo locale all’immaginario del vecchio “Far West”, diventando un’icona conosciutissima non solo ad Anagni, la città dove risiede, ma in tuttala provincia ed oltre.

Pino chi lo conosce sa, che brava persona sia, sempre amichevole, sempre pronto per dare una mano al prossimo, proprio come un vero cowboy buono dei film. Anzi, il suo viso guarda caso ricorda vagamente quello di un attore Hollywoodiano, con quell’espressione accigliata e quel profilo severo, dietro cui invece si nasconde una persona generosa ed altruista.

Lo abbiamo intervistato per voi.

Nelle pagine che seguiranno, scoprirete quali sono i sogni ed i segreti di un cowboy, gli albori dell’attività della nota pizzeria e persino aspetti della vita privata di Pino che nessuno conosce.

Cowboy per passione

Pino Violante, il cowboy ciociaro

 

L’esclusiva intervista che ci ha rilasciato Giuseppe, conosciuto da tutti come Pino. Avevamo mandato in realtà molte più domande, ma lui che da sempre rispecchia il somatipo della persona umile, che non vuole apparire, ci ha risposto in maniera spicciola, un po’ come un cowboy che non vuole svelare tutte le sue carte al tavolo del poker.

 

 

.Ciao Pino parlaci un po’ di te …

Salve a tutti, mi chiamo Giuseppe Violante,ma tutti mi conoscono come Pino.

Sono nato 57 anni fa ad Anagni, figlio di genitori anagnini, quindi ciociaro doc.

Sono il titolare della pizzeria ‘IL RANCH” di Anagni, ma oltre che come piccolo imprenditore le persone sono abituate a conoscermi anche per la forte passione, ormai ultratrentennale, che mi lega al mondo dei cavalli. Passione, non a caso, poi trasferita nella mia attività a tema western, chiamata appunto “IL RANCH”.

Ho inaugurato insieme a mio fratello Mario, con l’immancabile sostegno a distanza del fratello Paolo, IL RANCH il 29/05/2009.

 

 

.Come è nata la passione per i cavalli?

 

L’attività è nata quasi per gioco, poiché ciascuno di noi aveva già un altro impiego. Io gestivo un autolavaggio e come hobby-lavoro domavo e addestravo cavalli.

Anche la passione per i cavalli è nata casualmente montando per la prima volta il cavallo di razza haflinger del mio amico Luciano. Mi ricordo che in quella occasione avevo una gamba ingessata.

E da allora…da cavallo non sono più sceso.

 

 

.C’è un cavallo al quale sei particolarmente legato?

 

Nel corso del tempo ho avuto e montato tantissimi cavalli ma uno più degli altri mi è rimasto nel cuore: uno stallone appaloosa di nome Spot for Impressive.

Amo così tanto i cavalli perché mi portano a stare a stretto contatto con la natura, la montagna in particolare.

E appena posso, conciliando lavoro e famiglia, in compagnia degli amici che condividono la mia stessa passione, organizzo trekking di uno o più giorni.

 

 

Parlaci delle tue avventure a cavallo …

 

Partiamo portando con noi solo l’essenziale e bivacchiamo all’aperto, sostando dove troviamo fontanili o corsi d’acqua per il fabbisogno dei cavalli…e nostro. Uno dei trekking più lunghi che ho fatto è stato in Abruzzo:sono partito da Anagni per arrivare al lago di Scanno, attraversando varie località del Lazio e dell’Abruzzo.

Ogni trekking rappresenta un’esperienza unica ed irripetibile.

 

 

.All’estero, hai cavalcato?

 

Non poteva mancare l’esperienza americana:vivere da cowboy in un vero ranch americano, Kara Creek Ranch/Sundance/Wyoming. Trascorrevo le giornate radunando bestiame (black angus) nelle immense praterie dell’Ovest, spostandomi anche negli stati confinanti:Nord Dakota, Sud Dakota e Montana. Con il proprietario del ranch,Monte Snook, è nata una bella amicizia e sono tornato più volte a trovarlo.

 

.Sei mai caduto da cavallo?

 

Purtroppo, come spesso succede, insieme a tante esperienze belle, anche qualche brutto episodio non è mancato!

Proprio vicino casa l’incidente più brutto: mentre percorrevo il letto di un torrente il cavallo è scivolato cadendomi sulla gamba sinistra, fratturandomi in maniera piuttosto grave tibia e perone.

Ma fa parte del gioco!

 

 

.Come stai affrontando la crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria?

 

Torniamo alla mia attività, ho detto di averla inaugurata nel 2009,da allora è stato un crescendo continuo, in essa ho investito tempo, energie e denaro, fino ad arrivare all’inizio del 2020, quando purtroppo le cose sono cambiate per via del covid – 19.

Ci siamo riadeguati nel rispetto delle norme imposte dai decreti emanati.

Per far fronte a questa emergenza inaspettata abbiamo dovuto riorganizzare gli spazi e i tempi di lavoro.

Inoltre, a partire da domenica 22 novembre, abbiamo deciso di aprire a pranzo per permettere alla nostra clientela di gustare a tavola la nostra pizza e tante altre novità.

Cerco di essere sempre propositivo anche nelle avversità. E l’atteggiamento con il quale, da sempre, affronto la vita.

Mi piace citare una frase nella quale mi rispecchio:”È nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato.”  cit. Einstein.

 

 

 

Intervista a cura di Francesco Digiorgio

Direttore Responsabile

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