Vitellia, Bellecra, Civitella o Bellegra?

Cenni storici sulla toponimia della perla di Monte Celeste

 

Bellegra, verrebbe da pensare che il nome di questo paese sia la fusione tra “bella” e “allegra”, come effettivamente appare oggi la cittadina, con il suo centro storico, il verde, i panorami, il profumo di pane e il sorriso della gente.

Ma la vera origine del nome dovrebbe essere legata alle due parole latine “bella” e “aegre o agere”, ossia “guerre ardue o andare alla guerra”, un soprannome che probabilmente avevano dato i Romani agli abitanti di questo insediamento Equo.

Gli Equi come è risaputo, furono uno dei popoli più bellicosi e più difficili da sottomettere all’Impero. Erano talmente preparati alla guerra che perfino i contadini andavano ad arare i campi portando la spada alla cintola.

Bellegra dal X° al XIX° era conosciuta come Civitella, riacquistando l’antico nome successivamente.

La città di Bellegra sorge sulla cima di Monte Celeste a 815 s.l.m., costruita sulle rovine dell’antica città di Vitellia, di cui rimane traccia nelle mura pelasgiche o ciclopiche. Livio la menziona più volte come una delle città più ostili a Roma.

La fondazione non è attribuita agli Equi, ma bensì agli Ernici, il “popolo della pietra”, anch’esso spesso in lotta con Roma e con le altre popolazioni italiche che abitavano il Lazio agli albori della civiltà. Sebbene c’è chi abbia avanzato l’ipotesi che invece il luogo dove oggi sorge Bellegra non fosse Vitellia, ma “Belecre”, una città antica molto forte degli Equi.

Tuttavia le prove dell’esistenza di questa città sono vaghe, mentre è più acclarata l’esistenza di Vitellia, che viene menzionata dallo storico Tito Livio, narrando la storia del condottiero romano ribelle Coriolano, il quale aveva conquistato la città e le altre colonie romane consegnandole poi ai Volsci con i quali era alleato.

Sempre secondo Livio, Vitellia venne successivamente rioccupata dagli Equi nel 393 a.C., orientando la posizione geografica proprio verso il Monte Celeste, su cui oggi c’è Bellegra.

La teoria di Vitellia prende piede anche basandosi sul fatto che poi il toponimo sarebbe mutato nell’assonante “Civitella”.

Altre teorie smentiscono questa ipotesi, basandosi sul fatto che Civitella derivi da “civitas-civitavis”, ovvero sia il diminutivo di “civita”, per indicare una piccola città. Il nome Civitella appare per la prima volta nel diploma di Ottone I, Imperatore del Sacro Romano Impero, nell’anno 967.

L’Imperatore cedette Civitella all’Abbazia di Subiaco, nominandola in tal modo con tutto il Monte Celeste e così lo fece anche Papa Leone IX nel 1051, riconfermandone il possesso all’Abbazia.

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