Roiate, Archivio Storico Comunale

Fiore all’occhiello del Comune

La grandezza di un Paese, di una Città di una Nazione va ricercata nelle sue radici storiche: le tradizioni, il centro storico, i vari edifici signorili, sparsi per il paese, che ricordano gli stili architettonici susseguitisi nella storia, i ricordi tramandati oralmente, i documenti conservati nell’Archivio Storico.
In un Archivio Storico vengono conservati tutti i documenti prodotti da una Municipalità; l’Archivio deve essere facilmente consultabile da ogni cittadino; per essere consultabile un archivio deve essere in ordine e avere i mezzi di corredo appropriati: inventario o indice.

La Regione Lazio ha condotto nel corso degli anni un’azione di sostegno e un’opera di sensibilizzazione affinché i comuni provvedano alle attività di ordinamento e inventariazione dei propri archivi storici. Una buona conservazione e un’attenta gestione hanno consentito infatti, oltre che l’accesso agli studiosi, anche la realizzazione di mostre documentarie e di attività didattiche prevalentemente rivolte al mondo della scuola.
In particolare il Progetto “Informatizzazione degli inventari degli archivi storici comunali” e il Progetto “RinASCO” hanno avuto lo scopo di recuperare e valorizzare gli strumenti di ricerca degli archivi storici del Lazio, tramite l’utilizzo delle tematiche informatiche.

La cittadina di Roiate, anche se non tutti ne sono a conoscenza, possiede un importante archivio dove è conservata la memoria storica del paese, il cui inventario è stato compilato nel dicembre del 2001 dalla Dott.ssa Anna Grazia Petaccia a seguito della Deliberazione della Giunta Regionale dell’11 aprile 2000 n. 1198 Direzione e Coordinamento scientifico dei lavori Dott.sse Paola Cagiano e Elvira Gerardi (Soprintendenza Archivistica per il Lazio).

Inventario dei fondi dell’Archivio Storico: lavoro laborioso e complesso

L’Archivio Storico comunale di Roiate – scrive la curatrice dell’inventario nell’Introduzione archivistica – comprende il complesso dei documenti prodotti e ricevuti dal Comune e risalenti agli anni precedenti l’ultimo quarantennio; è conservato al primo piano di un edificio situato a poca distanza dal Palazzo Comunale e utilizzato in passato come biblioteca comunale.
Il locale è fornito di sufficienti scaffalature in metallo: all’inizio del lavoro di ordinamento la documentazione era conservata in faldoni disposti sugli scaffali; diversi altri documenti, soprattutto relativi alla contabilità e finanza comunale, erano ammassati senza alcun ordine in grandi buste di plastica poste all’interno dello stesso locale.

Una parte meno consistente di documenti si trovava in una stanza nel Palazzo Comunale, frammista a documentazione appartenente all’archivio di deposito; si è provveduto in primo luogo ad individuare i documenti propri dell’Archivio Storico, a separarli dal resto della documentazione e a farli trasportare nella ex biblioteca comunale.

La schedatura del materiale documentario è risultata piuttosto lunga e complessa: per poter ripristinare un ordine logico e cronologico, in particolare per il carteggio, è stato infatti necessario, nella maggior parte dei casi, prendere in esame e schedare ciascun singolo fascicolo, e spesso si è resa indispensabile l’analisi delle singole carte.

Completato il lavoro di schedatura, si è proceduto, mediante l’accostamento delle schede con documenti omogenei tra loro, alla formazione delle serie archivistiche e quindi alla loro successione ed articolazione in base ad un ordine logico ed infine alla loro inventariazione.

Il complesso dei documenti è stato organizzato secondo un criterio cronologico e raggruppato all’interno dei seguenti grandi periodi storici, che riflettono importanti avvenimenti e cambiamenti a livello storico-istituzionale: il Periodo Francese e della Restaurazione (PFR), che inizia negli ultimi anni del Settecento ed arriva al 1870, il Regno d’ Italia (RGN), che comprende l’arco di tempo dal 1871 fino al 2 giugno 1946, data d’inizio della Repubblica Italiana (REP).
Accanto all’Archivio comunale sono presenti alcuni archivi aggregati, ossia fondi che, pur essendo conservati fisicamente insieme alla documentazione propria del Comune, si differenziano sostanzialmente da questa e costituiscono delle unità a parte separate, poiché fanno riferimento ad enti ed istituzioni diverse dal Comune: nell’inventario sono stati inseriti di seguito all’archivio storico comunale.
Tra gli archivi aggregati di istituzioni di beneficenza ed assistenza si è conservato l’archivio dell’Istituto assistenziale dell’E.C.A. (ECA); è inoltre presente allo stato frammentario il fondo della Congregazione di Carità (CAR) (formato soltanto da due registri, inventariati insieme ad un registro della Confraternita del SS. nome di Maria).
Molto consistente è l’archivio giurisdizionale del Giudice Conciliatore (CON) articolato in diverse serie; le principali tra esse sono quelle dei Processi Verbali e delle Sentenze, degli Avvisi per le Conciliazioni, dei Registri delle Udienze, degli Atti originali, i Protocolli e i fascicoli di corrispondenza.

 

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