Scrofani, l’Ammiraglio di Ragusa

L’Ammiraglio Salvatore Scrofani nacque a Ragusa nel 1835, dalla sua morte sono trascorsi ormai quasi 110 anni; figlio di Francesco e Orazia Corallo, semplici agricoltori, era quarto di ben quindici fratelli, dai quali si distinse per la spiccata capacità di apprendimento, la diligenza negli studi, che lo portò a laurearsi a pieni voti alla Facoltà di Medicina, dell’Università di Catania nel 1859, dopo soli 5 anni.

Scrofani conseguì una ulteriore laurea in Chirurgia nel 1861 all’Università degli Studi di Napoli, entrando in Marina l’anno successivo, come medico di Corveta di II° Classe, nel Corpo Sanitario della Regia Marina.

La sua fama di medico, però balzò agli onori mondiali, quando nel 1865, ancora trentenne, salvò la vita al Sultano turco Abdulaziz, che soffriva di lancinanti emicranie; l’intervento chirurgico, previde l’apertura della calotta cranica e la chiusura con una lamina d’argento.

Un intervento quello sul Sultano, che non solo provvide a guarirlo dal suo male, ma che era impensabile per l’epoca e che nessun altro medico era in grado di eseguire; Scrofani rifiutò le immense ricchezze che il monarca gli propose come ricompensa asserendo che “in Italia si paga con l’onore e non con l’oro”, proprio per questo che il riconoscente Sultano lo decorò con “l’Ordine del Mecit”, la più alta onorificenza turca.

Nel 1885 si imbarcò sulla nave “Città di Napoli”per raggiungere Massaua, da dove si imbarcò nuovamente sulla “Garibaldi” in qualità di Direttore dell’Ospedale Galleggiante e responsabile del Corpo di Spedizione; l’anno successivo, ottenne un altro encomio per come aveva svolto il suo ruolo di Direttore dell’Ospedale galleggiante, sulla nave Garibaldi, che verrà successivamente modernizzata e convertita a vapore, con il nome di “Saati”.

Nel 1895, fu fondatore degli Annali della Medicina Navale, rivista che diresse fino alla fine del 1897, lasciando l’incarico di Direttore una volta che fu promosso Ispettore Medico ; la rivista esiste tutt’oggi, ed è un punto di riferimento per l’aggiornamento dell’Ufficiale Medico della Marina Militare.

Concluse la sua carriera raggiungendo il massimo grado consentito nel Corpo Sanitario della Regia Marina Militare, divenendone Ispettore Generae Medico e svolgendo anche funzioni di Direttore dei Servizi Sanitari del Ministero della Marina e di Consulente del Ministro.

Morì il 13 agosto 1910 a Venezia, dove rimase fino al 2008, anno in cui i resti mortali sono stati solennemente tumulati nella tomba di famiglia nel cimitero di Ragusa superiore.

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