Santa Chelidonia la sublacense

Chi era Santa Chelidonia? Perché è venerata ed è compatrona di Subiaco?

Di Chelidonia, sappiamo che nacque a Cicoli il 1 ottobre del 1077, nei tempi bui del medioevo, morì a Subiaco il 13 ottobre nel 1152, raggiungendo la veneranda (per allora) età di 75 anni, di cui ben 52 trascorsi in eremitaggio nella Valle Aniene.

La chiamata divina, Chelidonia la ebbe a soli quindici anni, abbandonando la casa paterna per recarsi in contemplazione su una roccia chiamata Morra Ferogna, dove 500 anni prima, si era già ritirato San Benedetto; trascorse così il resto della sua esistenza pregando e applicando il digiuno, cambiando il suo nome originale (Cleridona) in Chelidonia, che dal greco antico vuol dire “Rondine”.

Il suo eremitaggio ebbe soltanto una pausa, dal 1111 al 1122, ma dovuto comunque a fini religiosi, poiché Chelidonia si recò in pellegrinaggio a Roma alla Tomba degli Apostoli, e quando fece ritorno, ebbe le vesti benedettine dal Cardinale Conone, Vescovo di Palestrina, in occasione dei festeggiamenti in onore a Santa Scolastica.

Dopo la sua morte, la donna ebbe gli elogi di Papa Eugenio III, che decretò gli onori degli altari, riportando Chelidonia nel Martirologio Romano, come Santa Vergine, che trascorse 52 anni della sua vita in eremitaggio soltanto per servire Dio; nel XVI° secolo, le sue spoglie mortali, furono traslate a Santa Scolastica ed il 21 ottobre 1695, venne nominata patrona di Subiaco dalla “Sacra Congregazione dei Riti”.

Un eremo venne eretto a sua memoria nel XII° secolo, oggi è in rovina e le mura decadenti, in un naturalistico contesto, offrono una suggestiva immagine per gli amanti del trekking; anche quest’anno, si sono celebrati i festeggiamenti per la Santa, nella frazione di Vignola.

Si è tenuto un pellegrinaggio, partito dalla Chiesa di Santa Chelidonia, fino all’eremo della Morra Ferrogna, ed una santa messa il 12 ottobre, mentre il giorno successivo un’altra solenne messa e la processione, alla presenza delle autorità religiose, militari e civili, accompagnata dal complesso bandistico di Subiaco.

La Santa è fortemente venerata a Subiaco, quanto in tutta la Valle dell’Aniene, al pari di altri Santi uomini, perché come disse Giovanni Paolo II “La Chiesa, ha bisogno del “genio femminile”, che la aiuti a riscoprire il volto bello di Cristo e a riproporlo ai contemporanei”.

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