L’Albero di Maggio, una tradizione perduta

L’Albero di Maggio, è una tradizionale struttura che veniva eretta durante i festeggiamenti del “Calendimaggio”, ovvero una festività celebrata ancora in alcune zone d’Italia per festeggiare l’arrivo della Primavera.

La tradizione vuole che l’Albero di Maggio sia costituito da un corpo centrale ricavato dal tronco di un albero tagliato nel bosco, che viene poi innalzato nella principale piazza del villaggio. Il palo è spesso decorato o dipinto, vi sono apposte ghirlande o nastri. In alcune zone si usa portare il tronco di casa in casa in processione, affinché lo spirito dell’albero elargisca fortuna e benevolenza agli abitanti.

Anche se non ha niente a che vedere con l’Albero di Maggio, il suo discendente più stretto è il “Palo della Cuccagna”, che viene spalmato di grasso per rendere difficile la scalata fino alla sommità, dove di solito sono appesi dei premi.

Nel resto del mondo

Gran Bretagna

In Inghilterra, l’albero viene chiamato “Maypole”, che tradotto sarebbe “palo di maggio”. Nel Northamtonshire si usava piantare un albero davanti ad ogni casa,l’albero poteva poi essere lasciato permanentemente. In Cornovaglia, le porte, i cortili o i giardini venivano addobbati con le fronde. Nel Nord dell’isola invece oltre ai rami si usavano fiori raccolti alla mezzanotte. Ad Abingdon si usava canatre anche delle strofe, mentre nell’Essex alla ghirlanda si aggiungeva una bambola vestita di bianco, simbolo di purezza.

Nel villaggio di Weaverham, venivano eretti due pali di maggio, sulla cui sommità veniva posto un alberello durante il Calendimaggio, mentre i tronchi erano addobbati con ghirlande tutte intorno.

In Irlanda invece, sulla sommità veniva sistemato un cerchio inghirlandato da cui pendevano due sfere rappresentanti la luna ed il sole.

Francia

Nel dipartimento della Mayenne, i giovani campagnoli giravano di fattoria in fattoria a piantare alberelli, ricevendo in cambio denaro o bevande. Nella tradizione di Saverne, in Alsazia, un uomo in camicia bianca ma con il volto affumicato dal carbone, portava davanti a se un grosso tronco, seguito da un corteo di altre persone con più piccoli ed uno che reggeva un cestino per le offerte.

A Bordeaux e nei borghi della Provenza, i giovani di ogni strada alzavano il proprio albero il primo di maggio e vi ballavano intorno per tutto il mese.

Russia

Nella patria degli Zar, si tagliava una giovane betulla, che veniva vestita con abiti femminili e infiocchettata, restando piantata davanti alle abitazioni ed essere gettata in un fiume a Pentecoste.

Svezia

Alla vigilia del Calendimaggio, un violinista con un coro di ragazzi si recava casa per casa raccogliendo offerte, e se erano considerate generose si lasciava un rametto con fronde sopra la porta del benefattore. Attualmente sia nel mese di maggio che in quello di giugno, vengono piantati moltissimi Alberi di Maggio, sotto ai quali si radunano con canti e balli i giovani svedesi.

Germania

La Germania tiene ancora viva la tradizione del “Maibaum” (l’Albero di Maggio).

Nell’Alto Harz la cerimonia viene celebrata tuttavia a mezz’estate.

In Sassonia è uso portare i rami tagliati del bosco fin dentro le abitazioni, al centro del villaggio viene eretto un tronco sfrondato con le cibarie da raggiungere sulla sommità (da qui ebbe origine probabilmente la tradizione dell’Albero della Cuccagna). La festività viene celebrata verso la Pentecoste dal 1200 circa.

In Alta Baviera si usano delle conifere, che vengono addobbate con iscrizioni, bandiere e ghirlande, lasciando un grosso ciuffo verde sulla sommità che rappresenta la vitalità dell’albero. Scaduta la festività l’albero non viene rimosso, ma riutilizzato per altri 4 o 5 anni.

Nel Wurttemberg si usa mettere in casa delle fronde la domenica delle palme, verranno poi bruciate nei camini.

Boemia

A Praga era usanza staccare dei pezzetti di legno dai vecchi Alberi di Maggio alla fine dell’anno per metterli dietro alle immagini sacre tenute in casa. I feticci erano poi bruciati nel camino il giorno dell’inizio di Calendimaggio.

 

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