Pierpaolo Capponi, attore sublacense

Tutti conoscono sicuramente la diva tra le dive, la grande Gina Lollobrigida, di cui abbiamo parlato qualche tempo fa sulle nostre pagine, a cui 06è stata anche dedicata ultimamente una sala del Teatro Narzio, ma forse meno conosciuto, ma non meno importante l’attore Pierpaolo Capponi attivo negli anni ’60.

Capponi vissuto dal 9 giugno 1938, nato a Subiaco e deceduto a Torri in Sabina il 15 febbraio 2018, è scomparso 2 anni fa, lasciando un vuoto incolmabile per la famiglia ed i suoi estimatori, che lo apprezzarono a cavallo degli anni ’60 ed ’80, come protagonista ed autore di film e sceneggiati televisivi, recitando molto spesso per il maestro del poliziesco italiano Fernando Di Leo.

Alcuni dei film che lo resero celebre furono “I ragazzi del massacro”, dove recitò il ruolo del duro Commissario alle prese con una banda di adolescenti che aveva ucciso l’insegnante, oppure ebbe il ruolo del killer delatore ne “Il boss” del 1973, braccio destro del boss in “Diamanti sporchi di sangue” nel 1978 oppure la mini serie TV del 1981, “L’assassino ha le ore contate”.

Pier Paolo Capponi fu anche attore tra i preferiti, dei fratelli Taviani ne “I sovversivi” del 1967 e “Fiorile” del 1993, recitando anche per Dario Argento e tantissimi altri grandi registini fino al 2002, con ben 48 film e decine di serie televisive.

Capponi fu sposato con Isabella Peretti dalla quale ebbe una figlia, mentre il secondogenito nacque da una relazione con la nota conduttrice Mara Venier, che ha di recente riallacciato i rapporti col figlio Paolo, rimasto lontano dalle telecamere e dalla vita del cinema.

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