Torre di Berta, storia di un crimine di guerra

La Torre di Berta era una struttura militare medievale che sorgeva a Sansepolcro, ad Arezzo, in Toscana. Con la fine dell’era dei comuni e l’avvicendarsi dell’era Moderna, la torre assunse un semplice uso civico e monumentale. Infatti un grande orologio era stato installato in epoca post medievale.

Il nome Berta deriverebbe secondo una leggenda popolare da quello di una ragazza fidanzata con un giovane di Pieve Santo Stefano. L’amore tra i due era ostacolato dalle rispettive famiglie.

Gli studiosi del secolo scorso hanno ipotizzato che il luogo fosse destinato per la condanna alla berlina dei malfattori.

La torre risalente al XII° secolo fu edificata da un consorzio di famiglie di Sansepolcro, addossata ad altri edifici vicino l’abbazia di San Giovanni Evangelista. Nella piazza sottostante, chiamata “Piazza delle Erbe” si svolgeva il mercato cittadino degli ortaggi. Il nome della piazza fu cambiato dopo l’Unità d’Italia, in “Piazza Vittorio Emanuele”.

La torre simbolo di Sansepolcro

Nel 1868 si decise di radere al suolo gli edifici e ampliare la piazza. In piedi fu lasciata solo la Torre di Berta, che fu eletta simbolo cittadino e cominciò ad apparire anche sulle prime cartoline turistiche apparse nel XIX° secolo.

Purtroppo la torre non fece una bella fine, venne rasa al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale e non venne mai più ricostruita. A compiere questo efferato danno contro il nostro patrimonio artistico non gli americani (che di danni ne hanno fatti molti), ma gli ex alleati germanici (gli stessi che hanno bruciato le navi romane di Nemi).

Nella notte tra il 30 e il 31 luglio del 1944 i soldati del colonnello Lothar Berger, imbottirono di esplosivo il basamento della torre con lo scopo di farla collassare sopra gli altri edifici vicini: la Cattedrale, il Palazzo Vescovile, il Tribunale e il Palazzo Comunale.

L’esplosione della torre non aveva nessun obiettivo militare, ma si trattò semplicemente di una stupida rappresaglia contro la città prima della ritirata. A seguito della distruzione, la piazza mutò nome in “Piazza Torre di Berta”, dove oggi rimane una lastra a memoria della sua presenza nel luogo dove sorgeva.

 

 

 

Condividi