Il Mistero dell’Acropoli di Alatri: Era un tempio stellare?

Gli studi di Tofani

Ornello Tofani nasce ad Alatri il 24 dicembre 1948. Diplomato presso l’istituto Luigi Pietrobono, dal 1969 opera nell’ambito della editoria, inizialmente per le Arti Grafiche Tofani, quindi per la loro evoluzione nell’Antica Stamperia Tofani; La sua azione di impegno per la Città di Alatri si è sempre espressa nella ricerca storica, nella conservazione delle Tradizioni, nella volontà di tramandare al futuro la ricchezza del Passato.

Sotto tale ottica, ha presentato numerosi lavori editoriali sulla storia di Alatri: si possono ricordare: la Storia di Alatri, del Prof. Angelo Sacchetti Sassetti e La Progenie Hetea dello Storico Giuseppe Capone.

I due volumi, l’uno appartenente agli anni ’60, l’altro al 1982, testimoniano il percorso compiuto dal Tofani negli studi sulle origini di Alatri. Ha curato anche la stampa degli “Statuti medievali di Alatri e di Tecchiena”, pubblicati nel testo latino nel 1976; gli “Statuti medioevali di Alatri” curati dal Prof. Gianni Boezi, edita nei primi anni del XXI secolo, del suo recentissimo“In caput anguli”, sintesi trentennale degli studi di don Giuseppe…

L’opera di Giuseppe Capone, in particolar modo, ha costituito il momento di un orientamento nuovo delle sue ricerche, rivolte a indagare sulle relazioni archeoastronomiche delle mura in opera poligonale della città di Alatri.
Dal 2010, continuando l’opera di don Capone, il Tofani ha condotto la sua ricerca principalmente sugli allineamenti astronomici dell’acropoli, evidenziandone i collegamenti con: Hattusa, la capitale dell’impero ittita; la piana di Giza; le piramidi di Visoko, in Bosnia.

A lui, inoltre, si deve la scoperta del collegamento tra la Porta Minore dell’acropoli di Alatri e il fenomeno che in essa si realizza nei giorni d’equinozio: solo in quelle fasi, infatti, il sole penetra interamente il corridoio poligonale sovrastante la porta, per la lunghezza di circa 17 metri, segnalando in tal modo la cadenza dei due equinozi. Addirittura indicandoci il giorno esatto dell’Equinozio, facendo arretrare od avanzare il raggio di circa 50 cm. in un giorno, a seconda se è l’Equinozio di Primavera o d’Autunno.

TOFA C

L’ipotesi del tempio

Il “Templum” è stato scoperto da Ornello insieme al Prof. Gianni Boezi nel 2008, prolungando verso l’orizzonte le due frecce scolpite e proiettandole sulla volta celeste, si nota come attraverso la processione degli equinozi, un movimento pendolare delle stelle che va da 170° di Azimut (basandosi sul 10.750 a.C.), a 90° nel 2012 a.C. ; di conseguenza le stesse indicavano nel 5.300 a.C. il sorgere progressivo delle tre stelle della cintura di Orione: Alnitak, Alnilam, Mintaka e poi la stella Sirio, ad Est i Gemelli e l’Auriga per dare la forma del tempio stellare.

In particolare, la struttura dell’Acropoli di Alatri richiama molte volte il numero 3, articolato sui lati delle mura e anche all’interno della porta della fertilità, dove sono visibili 3 falli; scolpiti nel lato Nord-Ovest, i falli , mentre nel lato sud verso la porta maggiore insistono 3 false porte che simboleggiano il passaggio delle divinità.

Ma la vera chicca offerta da Tofani, sono i misteriosi collegamenti tra l’Acropoli di Alatri, le Piramidi di Giza, La Mecca, Carnac (Francia), Hattusa, Xi’an e Visoko, luoghi dove vi sono insediamenti megalitici simili a quelli nostrani e che sarebbero collegati da linee megalitiche.

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