Il castello di Trevi, uno dei più antichi

Svetta imponente sulla cittadina di Trevi nel Lazio, il possente mastio del castello Caetani, visibile da lontano, anche quando si percorre dagli Altipiani di Arcinazzo la “via per Trevi”, confermandosi non solo una possente fortezza, ma un punto panoramico da cui dominare tutte le valli.

Esso attualmente ospita il museo archeologico, con qualche ritrovamento anche preistorico, essendo la zona ricca di fossili marini, ma la sua storia comincia intorno all’anno Mille, anche se non ci sono fonti storiche conclamate.

Quel che certo che Trevi nel Lazio è antichissima, fondata dal popolo degli Equi e successivamente conquistata dai Romani che la rinominarono Treba Augusta, il castello venne probabilmente costruito sotto il dominio romano, come torre di presidio e successivamente fortificato come lo conosciamo oggi nel Medioevo.

Nel 1257 sappiamo che Papa Alessandro IV diede la città di Trevi come feudo al nipote Rinaldo De Rubeis e nei documenti vengono citate le varie proprietà, tra cui appunto il castello; nel 1262 il feudo passò nelle mani del Monastero di Subiaco, fino al 1299 quando il castello fu acquistato da Pietro Caetani, che era fratello di Bonifacio VIII, il Papa schiaffeggiato ad Anagni.

Il feudo sotto l’egida dei Caetani visse un periodo di prosperità e splendore, fino al 1471, quando per mal governo, la popolazione cacciò il suo Signore, Cristoforo Caetani;  la città ed il castello tornarono in possesso dell’Abbazia di Subiaco, che diede alla fortificazione il ruolo di sede della Curia, sino alò 1753 quando Benedetto XIV modificò l’organizzazione amministrativa comunale ed il castello non venne più utilizzato come sede curiale.

Nel tempo, anche la sua funzione difensiva scemò, gli abitanti cominciarono a costruire le proprie case addossandole alle mura e nel 1915, dopo il terremoto, una parte del castello fu abbandonata a favore delle abitazioni, con la ricostruzione.

Solo dal 1984, il castello venne restaurato e valorizzato come oggi lo conosciamo, fungendo da sede per eventi, manifestazioni e visite, con accesso al tetto del mastio da cui si gode una vista ,mozzafiato.

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