Gruppo Ricerche Storiche, ed i dispersi tornano a casa …

Gruppo Ricerche Storiche un’associazione a servizio della storia

E se vi dicessimo che c’è una associazione che si occupa di riportare a casa i nostri soldati dispersi?

Ovviamente in senso figurato.

Il Gruppo Ricerche Storiche è una associazione di appassionati di metal detector, attiva da oltre 12 anni, nata dai membri di altre tre associazioni, che hanno deciso di unire le forze per offrire un servizio di “rimpatrio” dei piastrini che vengono rinvenuti durante le “spazzolate” con il cerca-metalli.

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L’attività di questa associazione è stata riconosciuta in ambito regionale ed estero, dove a Bolzano ed in Bulgaria si sono tenuti dei convegni incentrati sull’uso del metal detector in ambito archeologico e sulle tematiche legislative che limitano l’utilizzo di questo apparecchio nel nostro paese.

In alcune regioni infatti si richiede addirittura l’abilitazione con un patentino e le normative tendono a reprimere la ricerca dei reperti; ma grazie a questa Associazione, in 10 anni sono stati trovate ben 120 dog-tags (piastrine di identificazione) di soldati inglesi ed americani che hanno combattuto in Italia.

Il Gruppo Ricerche Storiche è stato considerato ufficialmente collaboratore del VDK (Verband der Kriegs- und Wehrdienstopfer, Behinderten und Sozialrentner -Associazione invalidi e pensionati di guerra), che li ha incaricati di cercare dispersi e caduti tedeschi in guera, tra cui i resti di un aeroplano e del suo pilota (ricerche ancora in corso).

Risultati e progetti futuri

“Un paio di anni fa abbiamo avuto la fortuna di conoscere Elisa Bonacini e la sua associazione “Un Ricordo per la pace” con la quale abbiamo organizzato una ricerca in luoghi in cui risulta disperso il papà del musicista Roger Waters, dei Pink Floyd. –Ha spiegato Maurizio De Angelis, membro del direttivo dell’associazione – Grazie ad Elisa e questa ricerca siamo entrati in contatto con alcuni responsabili del DPAA USA, il dipartimento Americano che si occupa della ricerca dei soldati dispersi in guerra ed abbiamo iniziato un nuovo progetto definito “Operazione MIA”, un progetto legato al controllo delle piastrine per cani dai vari rilevatori, alla fine di capire se le varie piastrine appartengono a dispersi o no.”

Quali sono i progetti per il futuro dell’Associazione? Chiediamo.
“A tutt’oggi stiamo ancora guardando avanti il ​​progetto “Operation MIA”, dove ci è stato fornito dal DPAA nell’elenco completo dei dispersi in guerra USA in tutta Italia, oltre a questo stiamo facendo una serie di ricerche sistematiche in una delle zone segnalateci dal DPAA dove c’è l’ultimo avvistamento certo di uno dei tanti dispersi USA e dove stiamo ancora studiando la possibilità di realizzare una piccola esposizione permanente e gratuita di quanto rinvenuto in questi anni nel corso delle nostre ricerche.
In è anno le restituzioni delle dog tag USA è stato notato da un gruppo di veterani che ha voluto scommettere sul nostro operato, e ci ha messo gratuitamente a disposizione in un nuovo sito (www.italiandogtagt.it) e ci sono indirettamente versi nuovi collaboratori che ci hanno permesso di poter restituire sempre in modo completamente gratuito molte tag dog negli Stati Uniti.
Nel corso di questi ultimi anni, siamo diventati l’Associazione di riferimento per quanti vogliano restituire piastrine o dog tag alle famiglie, e questo ci ha portato molto lavoro, ma anche molte soddisfazioni.”

Un’attività indispensabile

Una lodevole passione, messa al servizio del prossimo ed in maniera del tutto volontaria, che non solo restituisce agli eredi la gioia di riavere qualcosa appartenuto ai propri cari, ma rende possibile anche il ritrovamento di ordigni potenzialmente pericolosi, che vengono segnalati all’autorità competente. Ma sopratutto riporta un alito di pace in quella che è stata una delle più sanguinose guerre che l’umanità ricordi, restituendo anche ai defunti dati per dispersi la dignità di una sepoltura.

 

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