Quel relitto aereo sullo Scalambra …

Sono passati quasi quarant’anni da quel maledetto giorno, quando un aereo privato, un piper, si schiantò sotto la vetta di Monte Scalambra, spezzando le vite di quattro persone; Aurelio Santangeli, il pilota, suo figlio Mario e gli amici Domenico Chines e Nicolo Sozzi, che si recavano alla Scuola Ufficiali dell’Aereonautica di Pisa.

A memoria di quel tragico evento è stata eretta una croce monumentale, ma resta ancora il relitto dell’aereo, che probabilmente è stato impossibile rimuovere per ragioni logistiche e che ormai è diventato tappa fissa per escursionisti, che vogliano anche fermarsi un minuto in preghiera o semplici curiosi.

Il percorso si può intraprendere da dietro l’eremo di San Michele Arcangelo, salendo fino alle case estive a quota 1400 mt e la terrazza panoramica da cui si riescono a vedere molti paesini, tra cui Subiaco; si prosegue ancora, oltrepassando le antenne radio, subito dopo Madonna della Pace.

La sommità si trova a 1420 mt, dove è posto un pannello solare protetto da una staccionata; per i meno intraprendenti esiste una via carrozzabile che porta fino a Madonna della Pace, dove è possibile anche visitare il monumento ai caduti della Seconda Guerra Mondiale.

Condividi